Sapevate che l’osteopatia può essere un valido supporto per la funzionalità vocale dei cantanti? Ebbene sì! Spesso, infatti, l’attività lavorativa rappresenta un elemento cruciale che, se sottoposto a stress o tensioni, può generare problematiche con ripercussioni sulla voce stessa.
Oggi ci concentreremo proprio sugli effetti benefici che l’osteopatia può offrire a chi, per professione o anche solo per passione, utilizza intensamente la propria voce nel canto.
Uno dei disturbi più comuni in questa categoria è la disfonia, che riguarda le caratteristiche fondamentali della voce. In questi casi, le corde vocali e l’intero apparato fonatorio non vibrano correttamente, compromettendo la qualità del suono emesso.
Spesso, questa problematica è associata a disfunzioni della muscolatura cervicale e a tensioni fasciali tra le varie strutture anatomiche coinvolte nella produzione vocale.
I sintomi più frequenti includono cervicalgia (di cui abbiamo già parlato in altri articoli), rigidità del collo e affaticamento durante il canto.
In quest’ambito, il trattamento osteopatico agisce sulle disfunzioni posturali che possono causare sovraccarichi a livello cervicale. L'osteopata può inoltre applicare tecniche di rilascio fasciale e mobilizzazioni delicate delle strutture cervicali anteriori, come la laringe e l’osso ioide.
Un’altra area di intervento dell’osteopatia è quella diaframmatica. I cantanti, infatti, fanno un uso intenso del muscolo diaframma durante le loro performance. Per questo motivo, il trattamento osteopatico include tecniche mirate a migliorare la meccanica respiratoria, riducendo le tensioni muscolari a livello di spalle e collo.
Inoltre, l’osteopata adotta un approccio multidisciplinare, collaborando con altri professionisti per il benessere del paziente. In questo caso, il foniatra riveste un ruolo chiave, grazie alla sua capacità di eseguire analisi dettagliate della voce tramite strumenti specifici.