COLPO DI FRUSTA E OSTEOPATIA

COLPO DI FRUSTA E OSTEOPATIA

Il colpo di frusta è il trauma più comune negli incidenti automobilistici, definito come "una complessa perturbazione multisensoriale che coinvolge diversi sistemi, quali: visivo, vestibolare, somato-sensoriale e uditivo" (Tanaka et al, 2018).

Numerosi studi hanno esaminato il meccanismo biomeccanico del colpo di frusta e i migliori trattamenti post-traumatici. Tuttavia, questo articolo vuole focalizzarsi su un aspetto meno esplorato: l'interessamento loco-regionale dei vari tessuti del rachide cervicale, che può influenzare l'elaborazione neuro-sensoriale centrale. Questo fenomeno è particolarmente rilevante nei soggetti predisposti alla sensibilizzazione delle vie nocicettive: "non è necessaria una lesione per la persistenza dei sintomi" (Curatolo et al, 2012).

Durante un colpo di frusta, il rachide cervicale attraversa tre fasi, con una conseguente perdita di lordosi: inizialmente si verifica una flessione, seguita da un'estensione parziale e infine un'estensione completa con una forza di trazione intensa. Questo processo comporta la compressione delle strutture posteriori e l'elongazione di quelle anteriori (Bragg e Caravallo, 2020).

Se il trauma è prolungato, ripetitivo o di forte intensità, può svilupparsi un'infiammazione persistente con presenza stabile di cellule del sistema immunitario e livelli citotossici di citochine pro-infiammatorie nei tessuti, portando a danno tissutale cronico (Zuegel et al, 2018).

Colpo di Frusta: Interessamento Tissutale

Prima di esaminare i cambiamenti specifici per ogni tessuto dopo un colpo di frusta, è importante notare che condizioni come l'anossia tissutale, il coinvolgimento del sistema immunitario e la produzione di sostanze pro-infiammatorie favoriscono la fibrosi dei tessuti (tendinei, nervosi e mio-fasciali) con deposito di collagene, influenzando le proprietà biomeccaniche dei tessuti e la loro capacità di scorrimento fisiologico (Zuegel et al, 2018).

Articolazioni e Capsule Zigo-apofisarie

Un aumento del carico sulle capsule articolari (dal 15% al 50% oltre i movimenti fisiologici) può saturare le fibre nervose, inducendo dolore persistente e produzione di fibre collagene disorganizzate, anche senza segni visibili di rottura o lacerazione (Curatolo et al, 2012; Tanaka et al, 2018).

Legamenti Longitudinali Anteriori e Dischi Intervertebrali

Lacerazioni del legamento longitudinale anteriore e lesioni dell'anello fibroso anteriore del disco intervertebrale possono derivare dal superamento dei limiti fisiologici articolari, sebbene il modello di riparazione sia ancora in fase di studio (Curatolo et al, 2012; Tanaka et al, 2018).

Radici Nervose e Gangli della Radice Dorsale

Le radici nervose cervicali e i gangli della radice dorsale possono essere danneggiati dai rapidi cambiamenti di pressione nel canale spinale durante un colpo di frusta. Questa differenza pressoria può causare la rottura della membrana plasmatica dei gangli spinali (Curatolo et al, 2012; Tanaka et al, 2018).

Clinicamente, una cefalea post-colpo di frusta può derivare dall'infiammazione e dall'irritazione della radice del nervo C2 o dallo spasmo dei muscoli pericranici e cervicali (Tanaka et al, 2018).

Muscolatura Cervicale

Le lesioni alla muscolatura cervicale sono comuni durante un colpo di frusta, causate dall'allungamento imposto dalla biomeccanica traumatica, seguito da un'attivazione spasmodica riflessa di protezione. Questo coinvolge in particolare il muscolo semispinale del capo, il multifido e lo sterno-cleido-mastoideo (Tanaka et al, 2018; Curatolo et al, 2012).

Il trauma muscolare diretto può generare segnali anomali dai meccanocettori muscolari, interferendo con la propriocezione del rachide cervicale e influenzando la capacità di movimento articolare per prevenire ulteriori lesioni (Curatolo et al, 2012; Mang et al, 2018; Tanaka et al, 2018).

I muscoli possono subire anche cambiamenti strutturali:

  1. Adiposità: Infiltrazione di grasso nel tessuto muscolare con aumento di citochine pro-infiammatorie.
  2. Fibrosi: Rimodellamento tissutale infiammatorio che impatta sulla biomeccanica e capacità di generazione forza.
  3. Atrofia: Cambiamento mediato da risposte neurali come l'inibizione riflessa.

Infine, un trauma come il colpo di frusta può generare un reclutamento involontario di tutti i muscoli assiali e appendicolari corporei. Il coinvolgimento principale rimane a livello del collo (80%-100%), ma alcuni pazienti riferiscono dolore anche a livello lombare (30%-60%) e alle estremità (12%-35%) (Mang et al, 2018).

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